Domenica scorsa ho voluto unire i miei amici in un brunch dal titolo "Too late to do breakfast? To early to make lunch? Have a brunch!".

Al di là della riuscita che è stata entusiasmante, il mio giardino per un giorno sembrava la copertina di Vogue sezione giardinaggio, ho provato un piacere immenso nel passare una settimana a fare la spesa,preparare creme, impasti, salsine, polpette, scegliere piatti, tovaglioli, cestini da abbinare per concedermi due ore di "è tutto perfetto". Non trovo che sia una mania la ricerca della perfezione, so benissimo che tutto è relativo, che quello che va bene a me può non andar bene a qualcun altro, che "la perfezione non esiste", ma... mi piace pensare che ci si può avvicinare, che magari io mi accorgo di quello sbaffo che non doveva esserci, mentre per gli altri si tratta solo di rilassarsi, godersi il sole, i cuscini e bere prosecco .
Quindi,dopo un sabato passato, prima a fare un corso di cake design (in quattro ore ho fatto tre rose...), poi a pulire e cucinare, la domenica mattina sveglia ore 9:00, polpette, hamburger, impasto dei pancake, apparecchiare, distribuire le pietanze in ciotole di vari colori e dimensioni, scaldare, preparare le sedie, mettere i fiori, aprire gli ombrelloni ed erano le 12:00, ancora nessuno all'orizzonte. Ne approfitto per fare i pancakes (bellissimi!!!), suona il campanello: è Giacomo! Iniziano ad arrivare! passa un'ora: sono altri tre amici. Dopo un quarto d'ora arrivano i colleghi di lavoro. Le mie amiche arrivano solo alle 13:40...l'invito era per le 12:00.
Possiamo iniziare, il mio entusiasmo si è riacceso grazie all'abbuffarsi di tutti e ai complimenti per quest'idea nuova (in un paesino di provincia dove domenica significa crostino toscano+lasagne+coniglio in umido anche d'estate, il brunch non è così scontato), ma noto che colleghi e amici di sempre non riescono a trovare l'intesa. Provo a unire gli animi aprendo la bottiglia di prosecco, il tutto dura 5 minuti, poi tutti di nuovo a formare il loro gruppetto. Non c'è altro da fare che la cosa che odio di più, fare la buona padrona di casa e stare un pò col gruppo colleghi, due chiacchere, una risata e spostarsi subito verso il gruppo amici; alla terza vasca, mi allontano di mezzo metro, osservo e...tutti stanno ridendo, parlando, mangiando e bevendo, quindi mi dico: non forzare le situazioni, rendi tutto accogliente e gradevole a chi vuoi soddisfare e divertiti, divertiti, divertiti!
Una bella tavola apparecchiata, buon cibo, vino e una splendida giornata di sole come non si aveva dall'inizio del mese, fanno il resto...basta solo avere buon gusto!

PS: se gli amici di una vita non sono anche tuoi colleghi, c'è un perché, ricordalo...



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